QuaranTana, le opere

QuaranTana

Hanno partecipato (in ordine alfabetico):
Cesare Fernicola, Claudio Cominelli, Giovanna Dotta, Elvira Pievani, Emilia Rizzini, Gala Robak,  Gianluca Fogliazza, Giovanni Mangiacapra, Ilaria Tosoni, Luca Rassu, Luisa Bondoni, Maria Allone, Monica Zatti, Raffaella Smimmo, Stefano Pasini

Grazie a tutti gli artisti che hanno partecipato a questo appello. Avremmo voluto fare una mostra dove presentare i vostri lavori, un incontro per conoscerci e per continuare a far vivere EticOAtelier anche in questo strano 2020.

Per uscire dalle nostre tane.

Un sogno o un incubo dalle nostre case. Le emozioni in quarantena o il sogno della tua vita dopo.
La vita in isolamento: le emozioni, le paure, le opportunità, le cose del quotidiano, le persone, le relazioni, la nostalgia del prima e il desiderio del dopo.


Cesare Fernicola

“Prisma esagonale”
cm. 43×38, tecnica mista su carta.
Cesare Fornicola“Riflessioni o Ripensamenti” 
misure variabili, terracotta policroma
(eseguito con Giovanna Dotta)


Giovanna Dotta

“Donna che si pettina”
2014 cm. 20 x 20 x 22 terracotta
DONNA CHE SI PETTINA 2014 cm 20x20x22 terracotta “L’appiglio”
2014 Terracotta cm. 43 x 38


Elvira Pievani
“Volti in prima linea”


Emilia Rizzini

“Una speranza”
Olio su telaEmilia Rizzini Una speranza


Gabriele Giozani

“Febbraio 2020”

In questi giorni
travagliati e incerti,
densi d’insidie
e colmi di paure,
in questi giorni
quasi irreali
si stagliano figure
dei tipi più svariati
e si coglie in pieno,
se si vuole osservare
con distacco,
quanto sia precaria,
meschina
oppure immensa,
la nostra umanità,
il viver quotidiano.
Quanto sia futile,
ma al tempo stesso
necessario,
far progetti distanti,
cullare sogni,
stare immersi nel presente
e dare senso e valore
a quel che ci circonda.
Bisogna pensare positivo
mentre il futuro appare
velato d’ombra
e ci attanaglia la mente
riducendo in pezzetti
il pensiero razionale,
ottenebrando la capacità
di giudizio, la logica,
il sano pragmatismo
e ci scompone il cuore
rendendoci più vili,
insicuri, diffidenti …
Non tutti, certo:
alcuni esprimono
le qualità migliori.
E il nostro vero io,
venendo a galla,
può regalarci il senso
di ciò che siamo
orgoglio o nebbia

_

Una parte del tutto

Ho riscoperto la pietà ..
l’avevo dimenticata,
messa un po’ in disparte;
ma l’onda di sofferenza
di questi giorni,
la commozione provata
nei rivoli delle tante storie
lette, vissute o ascoltate,
lo struggimento,
la sensazione di impotenza,
il rendermi conto,
con approssimazione
quasi millimetrica,
di essere come tutti
solo un minuscolo,
insignificante granello
di umanità,
un pedone, forse un alfiere
ma nulla di più,
me l’ha fatta ritrovare:
un abito dismesso rinnovato.
E come un lampo repentino
un’ intuizione palese:
che, nelle molteplici differenze,
nelle evidenti incomprensioni
che ci contraddistinguono
quello che ci rende migliori
è l’essere uniti nelle difficoltà,
con empatia
e, perché no, con altruismo.
E avere comprensione, dedizione,
immedesimarsi, intenerirsi,
provare compassione.
Essere uno,
nessuno,
centomila.


Gala Robak

Nelle opere si  rappresentano le elucubrazioni, le frustrazioni, i timori e le strazianti nostalgie di due  amanti lontani da mesi, separati dalla quarantena del Corona.

Questa  forzata distanza ci porta a interrogarci  sul senso del nostro legame con l ‘altro , che non c’è fisicamente ma  che è sempre assai presente nei nostri pensieri e nel nostro  cuore, come se  un filo  invisibile ci legasse indissolubilmente. 

Si riflette sulla relazione, sul nome che gli si è dato e che forse dopo questa prova dovrà cambiare, ci si domanda il senso del desiderio e della  mancanza. Ci si chiede  se e come fare evolvere il progetto di vita a due  che prima era solo un abbozzo e  che ora , dopo la  forzata  separazione ,è una  necessità.

Ci si interroga  sul perché si è cosi gelosi dell’altro mancante, perché non siamo stati più felici quando si poteva, perché la vita scorra così veloce  e perché sinora  si  sia sprecato tanto tempo, magari a battibeccare per  sciocchezze. Ci si interroga sul desiderio di  vicinanza fisica dell’amato,  sul dolore causato dall’impossibilità di sentire la sua voce e di vederlo . 

Alla  fine  si capisce  come  le  cose  dell’amore  possano essere solo abbozzate  e malamente comprese, e più  che altro come permangano sempre in una  sorta  di limbo oscuro e indefinito, che la  separazione del Corona  rende  ancora più straziante e  misterioso .

“Bavagli o mascherine?
Ci hannotolto la libertà per sempre”
Acrilici, pastelli su  compensato
Bavagli e mascherine

Pensieri  tratti dal  libro “le  cose  dell’amore “
di  Umberto Galimberti
Acrilici, pastelli su  compensato tutti cm. 92 x 29,5


Gianluca Fogliazza

“La chiave di Volta”


 

Claudio Cominelli

“Square”


Giovanni Mangiacapra

Composizione
Acquarello su carta tecnica mista m f 56×38
Mangiacapra Giovanni


Ilaria Tosoni

Donna senza volto …uno spazio  dove poter mettere a nudo le proprie fragilità. 


Luca Rassu

“Pizzica da camera”
Dopo un mese di astinenza da concerto, abbiamo deciso di realizzare questo video “fatto in casa”.


Luisa Bondoni

“33, 34, 35, 36,…38esimo giorno”


Maria Allone

La vita “Un macigno di fuoco ha colpito la nostra vita togliendoci il respiro.”

Le emozioni sono i messaggi del nostro corpo è sono loro che dirigono la nostra vita.
Emozione=ascolto delle cellule del corpo cosa ci dicono.

La vita "Un macigno di fuoco ha colpito la nostra vita togliendoci il respiro." Ciao Maria Le emozioni sono i messaggi del nostro corpo è sono loro che dirigono la nostra vita. Emozione=ascolto delle cellule del corpo cosa ci dicono


Maurizio Bianchetti

“#iorestoacasa”


Monica Zatti

“Il tempo di…”
Il tempo di ...


Raffaella Smimmo


Stefano Pasini

“Immagini da Clarabella”

la serenità in uno sguardo
Uno di noi, la serenità in uno sguardo