Plastiche digitali
Dal 1 Ottobre 2004 al 10 Gennaio 2005
Claudio Cominelli (Plasticlo)
…”Plastiche Digitali è una creazione di Clo ( Claudio Cominelli ), una espressione derivata dal gioco, dal computer e dal remoto 2000. Una contaminazione pittorico-foto-grafica, omaggio ludico al sintetico… e viceversa, al materiale e immateriale-digitale. Un pensiero e forse un movimento sintetico, cromatico e plastico-so; un po’ ignorante. Un’ espressione semplice, visiva, di colori e volumi. Una scoperta di superfici e paesaggi organici stampati nella plastica e rilevati dal Macro e dai CCD delle macchinette digitali. Ma anche un test per una ricerca dei valori puri degli elementi non primi (non puri) non biologici, la plastica, il computer. O forse altro ? Quanto di più irreale ma orgogliosamente presente. Acceso come un pixel eccitato e colorato come un monitor che brucia la retina. Il ghiacciolo rosso o una merendina al cioccolato. Ma anche un volume a tutto tondo che diventa quasi carnale, smentendosi però nel colore. Un addio al digitale con i quadratini dei pixel ormai solo icona di un primitivo informatico. Un digitale che diventa tondo e ombreggiato che copia il vero e la natura cercandone una emulazione improbabile. La plastica degli oggetti riprodotti che fa da legame ideale fra natura e sintesi, vero e finto. Vero l’oggetto, finto il materiale, riprodotto con uno strumento del vero (la macchina fotografica), però digitale, dove di vero vi è ben poco. Peccato per la traduzione su pannelli fisici, solidi e pesanti. Ma poco importa, sono carini, lucidi e sembrano veri.”…